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Lilian Thuram incontra i giovani sul tema della tolleranza nello sport e nella società

L’incontro con Venerdì Lilian Thuram si svolgerà Venerdì 1 aprile, presso il Palazzetto dello Sport di Rimini, ore 10,00-12,00.

«Le persone sono razziste, è così e non cambierà». Lilian Thuram ha nove anni quando la madre gli svela la sua percezione delle cose. È il 1981, e il piccolo Lilian ha da poco raggiunto la madre a Parigi, emigrata l’anno prima da Guadalupa. Lilian studia, gioca a calcio per strada con gli altri bambini, e poco importa se sono bianchi o neri, se sono nati in Francia o sono figli d’immigrati. Un giorno, a scuola, lo chiamano “Noiraude”, come la mucca nera di un cartone animato. Noiraude è stupida e l’etichetta non gli piace; così di ritorno a casa chiede spiegazioni alla mamma, che lo invita a farsene una ragione e ad accettare. Intanto Lilian cresce, diventa uomo e calciatore di fama, insuperabile difensore. Ma Liliam non ha mai smesso di riflettere, nemmeno dopo aver appeso le scarpe al chiodo sette anni fa, per colpa di un cuore un po’ difettoso.

Ambasciatore Unicef dal 2010, porta avanti con la Fondazione Lilian Thuram un’intelligente battaglia contro i pregiudizi culturali e storici che opprimono le popolazioni di pelle nera.

Battaglia combattuta anche con i libri: due, finora, quelli scritti dall’ex difensore, Le mie stelle nere e Per l’uguaglianza (Add editore).

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