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Accoglienza e integrazione

La Dirigente e il Collegio dei docenti del Liceo A. Einstein hanno riservato negli ultimi anni particolare attenzione agli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento e con Bisogni Educativi Speciali. Dal menù di destra è possibile scaricare due modelli di Piano di Apprendimento Personalizzato elaborati per soddisfare le esigenze di apprendimento dei medesimi.

PROTOCOLLO di ACCOGLIENZA e PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (visionabili e scaricabili nel MENU’ di DESTRA di questa pagina)

Nel corso dell’anno scolastico 2016-2017 il Collegio dei Docenti del Liceo A. Einstein ha deliberato l’approvazione di un protocollo di accoglienza e di un modello di Piano Didattico Personalizzato per gli alunni stranieri in fase di prima alfabetizzazione linguistica con attenzione a tutto il loro percorso liceale. Tali documenti sono il frutto di una riflessione durata anni, condivisa da tutti i docenti e dalla Dirigente e stimolata in particolare dalla prof.ssa De Luigi che ricopre dall’a.s. 2015/2016 l’incarico di “Funzione strumentale per l’accoglienza e il successo educativo degli alunni con Bisogni Educativi Speciali”.

LINEE GUIDA GENERALI PER L’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

Premessa:

DPR 394/99: Il Collegio dei docenti definisce “il necessario adattamento dei programmi di insegnamento, in relazione al livello di competenza dei singoli allievi”

LINEE GUIDA DEL COLLEGIO DOCENTI
(Criteri per l’adattamento dei programmi, ispirati alla normativa vigente)

  1. Personalizzazione dei contenuti dei diversi curricoli, una volta individuati i nuclei concettuali fondamentali o essenziali e i contenuti irrinunciabili. Individualizzazione conseguente delle modalità di verifica e valutazione.
  2. Possibilità di omissione temporanea dell’insegnamento di una o più discipline. In questo caso le ore potrebbero venire utilizzate, là dove l’orario e l’organizzazione della scuola lo consentano, per un sostegno linguistico all’apprendimento dell’italiano.
  3. Possibilità di sostituzione di discipline con altre.

LINEE GUIDA PER L’AZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Il Consiglio di classe procede all’attuazione della personalizzazione dei piani di studio progettando percorsi educativi e didattici appropriati a ciascuno studente. Nel delineare il percorso educativo potrà seguire le seguenti linee guida:

  1. Rilevare in ingresso le abilità, le conoscenze e le competenze dell’allievo.
  2. Privilegiare l’acquisizione di una buona competenza nell’italiano scritto e parlato, nelle forme ricettive e produttive, per assicurare uno dei principali fattori di successo scolastico e di inclusione sociale. Pertanto l’apprendimento e lo sviluppo della lingua italiana come seconda lingua deve essere al centro dell’azione didattica. Occorre quindi che tutti gli insegnanti della classe, di qualsivoglia disciplina siano coinvolti.
  3. Orientare la programmazione delle singole discipline nella direzione degli esiti attesi per ciascuno.
  4. Individuare le priorità di apprendimento in accordo con le decisioni prese dai vari Consigli per Materia previa delega del Collegio docenti.
  5. Proporre all’occorrenza l’attivazione di corsi di sostegno (all’inizio e durante l’anno) e monitorare la partecipazione ai medesimi degli studenti interessati.
  6. Personalizzare le modalità di verifica e valutazione (vedi l’allegato “INDICAZIONI PER LA VALUTAZIONE”).
  7. Coinvolgere e responsabilizzare l’allievo mettendolo al corrente del piano per lui predisposto.

INDICAZIONI PER LA VALUTAZIONE

 Nell’ambito di tale attività si deve prendere avvio dal DPR 275/1999 art. 4 sull’autonomia didattica e quindi sulla relativa responsabilità di individuare modalità e criteri di valutazione e dal DPR 394 del 31 agosto 1999 art. 45 che ci dà questo tipo di indicazioni:
“Il collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento..”

Ne consegue che dovrà essere adattata anche la valutazione.

Posto che

  • è previsto un periodo di moratoria rispetto alla valutazione disciplinare nelle situazioni in cui l’acquisizione della lingua italiana non permetta una sufficiente comunicazione e comprensione dei contenuti individuati
  • e che nella programmazione e nell’individuazione degli obiettivi possibili si deve partire dall’analisi della situazione di partenza, del percorso pregresso, dell’età dell’allievo, delle sue attese, di quelle della famiglia e della scuola,

si terrà necessariamente conto dei due seguenti criteri che corrispondono ai due momenti dell’attività valutativa:

  • Valutazione sommativa: premesso che non può mancare una previsione di sviluppo dell’alunno, essa terrà conto dei criteri generali stabiliti dal collegio dei docenti e degli obiettivi individuati dal Consiglio di classe  negli specifici casi. Ciò vale ovviamente anche per la valutazione inerente l’ammissione o la non ammissione di un alunno alla classe successiva.
  • Valutazione criteriale: si valuterà il rapporto tra i risultati di apprendimento e i criteri predefiniti: gli standard di apprendimento che ci si deve prefiggere non sono e non devono essere infatti uguali per tutti gli allievi soprattutto nella fase di primo apprendimento della lingua italiana. Si terrà dunque conto degli obiettivi possibili, individuati dal Consiglio di classe  e dai docenti di materia, della motivazione, dell’impegno ed infine delle potenzialità di apprendimento dimostrate.